Zollner: “Dobbiamo vedere in faccia la realtà”


Il presidente del Centro per la protezione dei minori della Pontificia Università Gregoriana commenta il rapporto sui “Regensburger Domspatzen”

19 LUGLIO 2017 –

Regensburg, Duomo / Wikimedia Commons – Omnidoom 999, CC BY-SA 2.5

“Dobbiamo vedere in faccia la realtà e dobbiamo affrontare tutte le ingiustizie, i peccati, i crimini che sono stati commessi da parte di sacerdoti e anche da altri impiegati della Chiesa”. Lo sottolinea in un’intervista con il programma italiano della Radio Vaticana il presidente del Centro per la protezione dei minori della Pontificia Università Gregoriana (PUG), padre Hans Zollner SJ, nella quale commenta la pubblicazione del rapporto sugli abusi (sessuali e non) nella scuola del prestigioso coro dei “Regensburger Domspatzen” (Passeri del Duomo di Ratisbona).

“C’è stato il coraggio del vescovo di fare luce in un buio veramente molto profondo”, sottolinea Zollner. “Ha dato l’incarico ad un avvocato a cui ha offerto tutte le possibilità non solo di consultare gli archivi ma anche di contattare le vittime e di parlare con altre persone coinvolte”, prosegue il gesuita e psicologo tedesco, che parla di “un rapporto molto ben fatto e ineccepibile nella sua vastità, nella sua profondità e anche nella sua scientificità”.

Secondo Zollner, che del resto è originario di Ratisbona, il rapporto costituisce “un passo molto importante, anche per la sensibilizzazione di tutta la società e per tutte le istituzioni sia della Chiesa sia fuori dalla Chiesa”.

Il rapporto sugli abusi perpetrati sugli alunni della scuola di uno dei più antichi e famosi cori di voci bianche al mondo è stato presentato ieri, martedì 18 giugno 2017, dall’avvocato ed investigatore esterno incaricato dalla diocesi tedesca nel 2015, Ulrich Weber.

Dal documento pubblicato sotto il motto “Hinsehen, Zuhören, Antworten” (Guardare, ascoltare, rispondere) emerge che dal 1945 fino ai primi anni ’90 nella scuola del coro della cattedrale di Ratisbona almeno 547 alunni (ma la cifra reale potrebbe essere ancora più alta) hanno subito delle violenze fisiche, corporali e psicologiche. 67 tra di loro sono stati anche vittime di abusi sessuali.

 

Il voluminoso rapporto non risparmia né il fratello del Papa emerito Benedetto XVI, mons. Georg Ratzinger, che per tre decenni (dal 1964 al 1993) ha diretto il coro, né il già vescovo di Ratisbona e già prefetto della Congregazione per la Dottrina della fede, il cardinale Gerhard Ludwig Müller, o per non aver colto il malessere dei giovani coristi o per non aver reagito adeguatamente.

PAUL DE MAEYER -NOTIZIE DAL MONDO