Santi praticando la carità 12 maggio 2018


Papa Francesco al Circolo San Pietro

«Una bella realtà di assistenza e aiuto ai poveri: un tralcio della ricca e feconda “vite” della carità, espressione della “vigna” ecclesiale di Roma»: la definizione è di Papa Francesco ed è riferita al Circolo San Pietro, l’antico sodalizio i cui membri dal 1869 si sforzano «di essere il volto di una Chiesa che si spinge ai confini, che non è mai ferma, ma cammina per andare incontro ai fratelli e alle sorelle che hanno fame e sete di ascolto, di condivisione, di prossimità, di solidarietà».

Il Pontefice li ha ricevuti in udienza nella tarda mattinata di sabato 12 maggio, nella Sala Clementina, esortandoli «a proseguire su questa strada». Con una raccomandazione: «Nella vostra attività, non abbiate vergogna della carne ferita del fratello — ha detto — ma in ogni persona sofferente e bisognosa sappiate scorgere il volto di Cristo». E ha aggiunto: «Siate missionari coraggiosi della carità cristiana e non stancatevi di rendere testimonianza della misericordia e della bontà di Dio, diventando strumenti di consolazione per tante persone fragili e disperate».

Al presidente Leopoldo Torlonia e a tutti i soci Francesco ha ricordato come l’apostolato del sodalizio costituisca «uno strumento per corrispondere alla chiamata alla santità che il Signore fa a ciascuno di noi»; quindi ha espresso gratitudine «per l’Obolo di San Pietro», che viene raccolto «in tutte le chiese come segno» di «partecipazione alla sollecitudine del Vescovo di Roma per le povertà di questa città. La vostra apprezzata attività caritativa — ha auspicato in proposito — sia sempre sostenuta dalla preghiera e dal riferimento costante alla Parola di Dio».

In precedenza il Papa aveva incontrato i laici belgi dell’area fiamminga riuniti nell’associazione Logia, affidando loro la consegna a mettere «talenti e competenze al servizio di una società più giusta, più fraterna, più umana».

Il discorso al Circolo San Pietro 

da l’Osservatore Romano