La carità verso il prossimo uno dei frutti più maturi della comunione con Cristo


Al Regina Coeli Papa Francesco spiega come la Parola di Dio ci indica la strada e le condizioni per essere comunità del Signore Risorto. Il Vangelo di oggi ci propone il momento in cui Gesù si presenta come la vera vite e ci invita a rimanere uniti a Lui per portare molto frutto.

La vite è una pianta che forma un tutt’uno con i tralci; e i tralci sono fecondi unicamente in quanto uniti alla vite. Questa relazione è il segreto della vita cristiana e l’evangelista Giovanni la esprime col verbo “rimanere”, che nel brano odierno è ripetuto sette volte. “Rimanere in me”, dice il Signore; rimanere nel Signore.

Rimanere con il Signore per trovare il coraggio di uscire da noi stessi per inoltrarci nel mare aperto delle necessità degli altri e dare ampio respiro alla nostra testimonianza cristiana nel mondo e questo nasce dalla fede nel Signore Risorto e dalla certezza che il suo Spirito accompagna la nostra storia. Uno dei frutti più maturi che scaturisce dalla comunione con Cristo è, appunto, la carità verso il prossimo. Il dinamismo della carità del credente nasce dall’incontro con Gesù e dal rimanere in Gesù. Egli per noi è la vite dalla quale assorbiamo la linfa, cioè la “vita” per portare nella società un modo diverso di vivere e di spendersi, che mette al primo posto gli ultimi.

Quando si è intimi con il Signore, come la vite e i tralci, si è capaci di portare frutti di vita nuova, di misericordia, di giustizia e di pace. È quanto hanno fatto i Santi perché sono stati veri tralci della vite del Signore. Tutti noi siamo chiamati ad essere santi; dobbiamo essere santi con questa ricchezza che noi riceviamo dal Signore risorto. Ogni attività, sia piccola sia grande, se vissuta in unione con Gesù e con atteggiamento di amore e di servizio, è occasione per vivere in pienezza il Battesimo e la santità evangelica.

Fonte: papafrancesco.net