Francia. Attentato a Parigi, accoltella 9 persone (una è morta) e viene ucciso


Daniele Zappalà, Parigi sabato 12 maggio 2018 da ”Avvenire”

L’attacco in pieno centro a Parigi. Poliziotti presenti hanno reagito aprendo il fuoco contro l’assalitore,

Del sangue, le grida della folla che corre, l’arrivo delle sirene e le prime informazioni frammentarie sulle vittime. Non erano ancora le 21, ieri sera, quando un nuovo picco di terrore ha trafitto il centro di Parigi, quasi esattamente 2 anni e mezzo dopo gli eccidi del 13 novembre 2015. Un uomo armato di coltello, gridando “Allah akbar” secondo un testimone, si è avventato fra i passanti nel frequentatissimo quartiere dell’Opera Garnier, nel Secondo arrondissement. Più precisamente, fra la rue Saint-Augustin e la rue Monsigny.

Diverse le persone inseguite e colpite, prima dell’intervento degli agenti di polizia, che hanno aperto il fuoco sull’uomo, uccidendolo. Il primo bilancio filtrato dalla Prefettura di Polizia era di un passante morto (oltre all’aggressore) e di altri 8 rimasti feriti, fra cui 2 gravemente.

La stessa Prefettura di Polizia ha lanciato l’allerta su Twitter, cercando presto di rassicurare la popolazione. Il procuratore della Repubblica, François Molins, si è recato in fretta sul luogo dell’aggressione, particolarmente frequentato il sabato sera, sia pure dopo una giornata meno primaverile delle precedenti. Il quartiere è stato rapidamente confinato, con l’arrivo d’ingenti dispositivi di polizia e dei soccorsi.

Un testimone ha evocato sui social la presenza di un presunto complice «in fuga», ma la notizia non è stata poi confermata dalle autorità. Il ministro dell’Interno Gérard Collomb ha tenuto a lodare il «sangue freddo» delle forze dell’ordine che sono intervenute.
«Ha colpito ed ha proseguito il proprio cammino, colpendo poi pure davanti ad altri esercizi commerciali», ha dichiarato il cameriere di un caffè della rue Monsigny che ha assistito all’assalto. Secondo una prima ricostruzione, l’aggressore ha dunque colpito a caso, anche nell’adiacente rue Saint-Augustin, in uno dei quartieri storici della capitale, a due passi pure della vecchia sede della Biblioteca nazionale e della Place Vendôme delle boutique del lusso. Si tratta di una zona ricca anche di hotel e vicina ai boulevard dei grandi magazzini, dai quali a quell’ora una fitta folla del sabato sera convergeva in vista degli spettacoli serali o di una cena in compagnia nei tanti ristoranti, bistrot e brasserie frequentati anche da numerosi turisti.

Le autorità hanno atteso prima di evocare la pista jihadista, anche se i primi indizi convergenti non sembravano lasciare molti dubbi. Per la capitale già tanto martoriata a partire dal gennaio 2015 (strage presso la redazione del settimanale satirico Charlie Hebdo), si tratta di una nuova spaventosa replica che sprofonda la popolazione nel clima funesto degli ultimi anni. Finora, in termini di ordine pubblico, la primavera parigina era stata contrassegnata soprattutto dai cortei sindacali contro le riforme dell’esecutivo: un clima per molti aspetti ‘abituale’ che in qualche modo, prima di ieri, sembrava aver illusoriamente un po’ allontanato nell’immaginario dei parigini il sangue e l’orrore degli ultimi anni.

Il ministro degli Interni francese, Gerard Collomb, si è congratulato con la polizia su Twitter poco dopo l’attacco con il coltello. “Appresso il sangue freddo e la reazione delle forze di polizia che hanno neutralizzato l’assaltatore. I miei primi pensieri vanno alle vittime di quest’atto odioso”. Il ministro non ha specificato se si tratti o meno di un attacco di matrice jihadista, anche se secondo l’emittente “Europe 1”, i testimoni avrebbero sentito l’uomo gridare “Allah Akbar” (Dio è grande) al momento dell’azione.

Più tardi, il ministro degli Interni ha twittato di nuovo. Questa volta per avvertire i francesi: “aggressione a #Paris: attenzione alle voci. Diffondete soltanto informazioni che arrivano da fonti affidabili”. Gli sciacalli con le loro fake news sono sempre in agguato.

notizia di ”Avvenire”