FAO: il Papa dona 25.000 € per l’Africa Orientale


Aiuto alle popolazioni colpite dall’insicurezza alimentare e dalla carestia.

21 LUGLIO 2017 ANNE KURIANPAPA FRANCESCO

Papa Francesco ha fatto pervenire una donazione di 25.000 € alla FAO, l’organizzazione ONU per l’alimentazione e l’agricoltura, come aiuto alle popolazioni dell’Africa Orientale colpite dall’insicurezza alimentare e dalla carestia. Lo ha reso noto la stessa FAO in un comunicato pubblicato oggi, venerdì 21 luglio 2017, sulla sua pagina Internet.

Nella nota, l’organismo ONU parla di “una mossa senza precedenti” per sostenere la lotta contro l’insicurezza alimentare e la fame in questa regione del mondo.

La donazione vuole essere “un contributo simbolico a un programma FAO che fornisce sementi alle famiglie rurali in aree colpite dagli effetti combinati dei conflitti e della siccità”, spiega il Pontefice in una lettera consegnata dall’Osservatore Permanente della Santa Sede presso la FAO, mons. Fernando Chica Arellano, al direttore generale dell’organismo, l’agronomo brasiliano José Graziano da Silva. Con il suo gesto, precisa la lettera, il Papa “desidera incoraggiare i governi”.

Lo stato di carestia è stato proclamato nel febbraio scorso in varie regioni del Sud Sudan, dove 6 milioni di persone soffrono di malnutrizione. Inoltre, per l’assistenza umanitaria in Somalia, Etiopia, Kenia, Tanzania e Uganda servono secondo le stime circa 16 milioni di euro, vale a dire un aumento del 30% rispetto alla fine del 2016.

In occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione, che si svolge quest’anno sotto il tema “Cambiamo il futuro delle migrazioni. Investiamo nella sicurezza alimentare e nello sviluppo rurale”, il Papa visiterà il 16 ottobre prossimo per la seconda volta la sede romana della FAO.

In occasione della sua prima visita, il 20 novembre 2014, il Papa aveva denunciato la speculazione alimentare e gli sprechi. E’ “doloroso constatare che la lotta contro la fame e la denutrizione viene ostacolata dalla ‘priorità del mercato’, e dalla ‘preminenza del guadagno’, che hanno ridotto il cibo a una merce qualsiasi, soggetta a speculazione, anche finanziaria”, dichiarò Jorge Bergoglio, che aggiunse: “E mentre si parla di nuovi diritti, l’affamato è lì, all’angolo della strada, e chiede diritto di cittadinanza, chiede di essere considerato nella sua condizione, di ricevere una sana alimentazione di base. Ci chiede dignità, non elemosina.”